È lo slogan di Codesarrollo, e il titolo di questo diario con cui abbiamo – a più voci – provato a raccontare questo viaggio.
Ma è soprattutto la perfetta descrizione delle persone che ci hanno accompagnato, Bepi e Luis in particolare, e di quelle che abbiamo incontrato durante questi giorni in Ecuador.
Persone buone, ospitali, generose, allegre. Belle.
Sabato è la giornata dei saluti, degli ultimi acquisti con cui riempiamo le valigie arrivate qui piene di cose da lasciare per chi ne ha più bisogno di noi e ora di nuovo piene di artigianato acquistato dalle donne campesine, nei mercati indigeni, a Camari, il negozio del FEPP che crea mercato per le tante piccole cooperative di produzione.
Valigie piene anche dei tantissimi regali ricevuti dalle cooperative di credito incontrate: statuette con le figure tradizionali a sottolineare l’attaccamento al territorio e alla cultura, maialini salvadanaio a ricordare l’importanza del risparmio, borracce perché anche qui l’attenzione all’ambiente e ad un utilizzo attento della plastica è forte.
Sabato è anche la giornata di visita alla sede centrale di Codesarrollo, il motore di tutto questo processo.
Qui Bepi ci ricorda gli obiettivi che si era posto per questo viaggio.
Ringraziare e dimostrare riconoscenza al sistema italiano del Credito Cooperativo, che dal 2002 ha messo a disposizione di Codesarrollo e FEPP oltre 100 milioni di dollari in finanziamenti agevolati e oggi detiene, attraverso la Fondazione Tertio Millennio, alcune Federazioni Locali e diverse BCC, il 33% del capitale sociale di Codesarrollo, per un valore totale di circa 8,5 milioni di dollari.
Farci assaporare un po’ di Ecuador. E tra comunità indigene, mercati colorati, passeggiate a 5.000 metri, navigazione nell’Oriente amazzonico, abbiamo visto davvero tanto, con guide d’eccezione che farebbero la fortuna di qualsiasi tour operator con uno sguardo attento alle problematiche sociali e ambientali.
Presentare il ruolo delle donne. Per la prima volta la nostra delegazione è fatta quasi esclusivamente da donne: 17 su 20. Che qui il lavoro femminile fosse particolarmente valorizzato, con grandissimi spazi anche nei ruoli più alti, lo sapevamo già. Quello che abbiamo capito in più forse è la professionalità, la tenacia, la fierezza con cui queste donne portano avanti il loro lavoro. E il rispetto e la fiducia con cui gli uomini collaborano con loro. Indigene, campesine, afroecuatoriane o meticce che siano. Abbiamo molto da imparare.
Farci conoscere un po’ del lavoro di Codesarrollo e del FEPP. A distanza è sempre complicato spiegare e capire bene di cosa si occupano queste realtà, oggi linfa vitale della finanza cooperativa e popolare ecuadoriana. Ma qui si riesce a dare volto e concretezza: negli incontri con i e le referenti regionali del FEPP nei cui occhi si legge la fatica ma anche la passione per il loro lavoro, con dirigenti di cooperative di risparmio e credito orgogliosi e orgogliose di illustrare i loro risultati, con chi lavora per le donne, per i bambini disabili, per il rispetto delle culture, per salvaguardare l’ambiente. “Que Diòs les pague” direbbero in Ecuador. “Che Dio vi ripaghi”, la traduzione letterale.
Farci tornare a casa sani e contenti. Sul “sani” possiamo confermare. Ognuno di noi è già rientrato a casa in Italia. In nessun momento nel nostro viaggio abbiamo percepito rischi di disordini o violenze. Gli ecuadoriani sono un popolo mite e accogliente e i problemi legati al narcotraffico, che a inizio gennaio avevano messo in stato di allerta il Paese e ci avevano fatto rimandare il viaggio, sono limitati solo a determinate zone della costa.
“Fidatevi” ci aveva detto Bepi. E noi siamo davvero contenti di averlo fatto.
Gli scontri dello scorso 9 gennaio, di cui si è parlato in mezzo mondo, indicano certamente una problematica forte che ci spiega bene Tonello: “Il traffico di coca sta pervadendo alcuni settori, anche altolocati, della società ecuadoriana. Lo fa perché ha tantissimi soldi, perché riesce a corrompere anche chi dovrebbe difenderci, perché usa la violenza e l’estorsione, perché tenta di imporre le sue regole seminando il terrore. Per fortuna il governo, dopo anni di tolleranza e inerzia ha deciso di combattere con tutte le sue forze la criminalità organizzata. La gente comune oggi si sente più protetta di prima da parte della polizia e delle forze armate”.
Ci auguriamo che l’Ecuador riesca presto a risolvere questa criticità, che non è certo una “esclusiva” del paese andino.
Ma sarebbe bello che sui giornali, in televisione, nelle agenzie di stampa si parlasse di più delle cose belle che succedono in questo Paese: i giovani che studiano, le cooperative che si rafforzano, la natura rispettata, il cammino sicuro verso una maggiore equità, la crescente partecipazione delle donne nella vita sociale, i diritti umani messi in pratica, la povertà che si riesce a sconfiggere quando convergono sinergicamente finanziamento, assistenza tecnica, formazione professionale, organizzazione comunitaria, accesso a mercati equi, servizi e infrastrutture basiche (acqua potabile, ponti, ecc).
Questo succede in Ecuador, un Paese promotore di bellezza, bontà, giustizia, pace e sviluppo. Certamente grazie al lavoro di Codesarrollo e del FEPP, e in parte – e questo non può che renderci orgogliosi – anche del progetto “Microfinanza Campesina in Ecuador”, che il Credito Cooperativo sostiene economicamente e tecnicamente da 22 anni.
Ora, non ci resta che mettere in ordine pensieri e proposte per dare un aiuto concreto anche dalle nostre case e dai nostri uffici. E non ci resta che mettere in ordine il tantissimo materiale video e foto che, con il prezioso aiuto di Walter e Federica di Kaleidon (ormai parte del gruppo di quelli che “io ci sarò anche il prossimo anno”) ci servirà per documentare queste giornate, il pensiero dei giovani soci, il senso dei nostri finanziamenti, il ruolo delle donne.
Per documentare e raccontare quanto di bello abbiamo visto.
Que linda gente! Que lindo Ecuador!
Chiara Piva – Federcasse
con
Claudia Benedetti – Federcasse
Monia Cantini e Cristiana Sediari – Banca Anghiari e Stia
Zita Volpini – BCC Basso Sebino
Michela Mangano – BCC del Garda
Flavia Dian – BCC Terre Venete
Ermelina Ravelli – Cassa Padana
Giuliana Braido, Claudia Giuliani, Raffaella Pannuti, Cinzia Rubertelli – Emilbanca
Giuliana Pieroni – BIT
Walter Toni e Federica Ietto – Kaleidon
e i Giovani Soci Giulia Pittatore (Banca d’Alba), Federica Fracassetti (BCC Bergamasca e Orobica), Anthony Giampà e Michele Piacenza (BCC del Garda), Giulia Pensalfini (Riviera Banca)
Leggi il diario
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