Una palestra di azione e di coinvolgimento.

È questa la proposta che le Banche di Credito Cooperativo fanno ai loro Giovani Soci, intesi non solo come destinatari di prodotti e servizi mirati, ma anche come interlocutori privilegiati dei territori nei quali operano le singole BCC-CR, con l’obiettivo di accoglierli nelle compagini sociali e sviluppare, in questo modo, la diffusione e la cultura della cooperazione di credito.
Con il Gruppo Giovani Soci le BCC creano occasioni in cui i giovani possano fare esperienza e pratica di protagonismo responsabile, in cui siano produttori di idee, co-produttori di decisioni, attori di realizzazioni. Offrendo un concreto sostegno al fine di favorire l’occupazione e l’auto-occupazione.

Creare un Gruppo Giovani Soci non è complicato. Si può scegliere una struttura semplice – con un regolamento – o più articolata e rigida con un vero e proprio statuto e incarichi formalizzati. Si chiamano Club, Laboratori, Comitati, Consulte… ma tutti i Gruppi hanno in comune il voler essere stimolo per generare cambiamento e fiducia, modernizzando il fare banca mutualistica, valorizzandone il portato democratico.

Se sei interessato a costituire un gruppo giovani soci nella tua BCC e vuoi ricevere informazioni e materiali utili scrivici a giovanisoci@federcasse.bcc.it

BUONE PRATICHE PER UN BUON GRUPPO

Sulla base delle esperienze abbiamo provato a immaginare qualche punto utile su cui riflettere per una buona riuscita e un buon proseguimento del Gruppo Giovani Soci e Socie BCC.

1. L’importanza di un buon rapporto con la propria banca. Essere ascoltati e saper ascoltare 
Avere un punto di riferimento in banca (di solito Ufficio Soci o Segreteria di Direzione a seconda delle organizzazioni) e un buon riferimento nel Gruppo Giovani Soci (una/o o più ragazze/i con cui organizzare gli eventi, a cui affidare compiti e verificare l’esito delle attività organizzate) è la garanzia di un flusso di attività sano e di successo.

2. Essere proattivi dal lato dei giovani soci del gruppo ed essere pronti a cogliere questa proattività da parte della banca
Da parte di entrambe le parti serve una buona dose di attivismo e fiducia. Per non far diminuire la voglia di agire fermandola troppo presto o aspettare che arrivi da qualcun altro. La banca deve saper supportare il gruppo, il gruppo deve saper fare insieme con la banca. 

3. Fare insieme e lasciar fare.
Fare insieme e affidare compiti è necessario almeno quanto accogliere iniziative, da parte della banca andando nella direzione e seguendo le caratteristiche dei profili professionali o formativi dei soci..

4. Garantire il ricambio generazionale creando un vivaio giovani soci sapendo attrarli nel gruppo responsabilizzandoli
Aver trovato una o un giovane attivo e aver messo in piedi un gruppo – a prescindere dalla formalizzazione dello stesso – è spesso solo un primo passo e non può in ogni caso essere l’ultimo. Serve da parte dei giovani soci e di chi in banca li segue la capacità di preparare il futuro e il necessario ricambio generazionale.


Appena qui sopra abbiamo ipotizzato alcune azioni efficaci ma se vuoi qualche consiglio ad hoc per il tuo gruppo giovani soci o conoscere le esperienze di altri gruppi siamo a disposizione per darvi ulteriori informazioni.