Il vino del Vulcano che rispetta la Terra

Secondo appuntamento per i Giovani Soci e Socie BCC di Puglia e Basilicata alla scoperta delle aziende sostenibili del territorio

Il percorso verso il XIV Forum dei Giovani Soci e Socie del Credito Cooperativo continua in Basilicata, una regione che racchiude, in appena undicimila chilometri quadrati, tutte le varietà del paesaggio italiano. È una delle regioni d’Italia dove la Natura non ha ceduto del tutto il passo all’uomo, donando in cambio frutti preziosi e unici. Una ricchezza che va preservata.

Lo ha capito bene la Cantina Re Manfredi, che si distingue non solo per la qualità dei suoi vini, ma anche per il suo impegno verso la sostenibilità e il rispetto dell’ambiente.

Per questo motivo la Cantina Re Manfredi è stata scelta come seconda tappa del Tour ESG, una serie di visite organizzate dai Gruppi Giovani Soci di Puglia e Basilicata alla scoperta di aziende sostenibili del territorio. Il Tour è un’occasione per far crescere nuovi gruppi Giovani Soci e per rafforzare i legami con quelli già esistenti in preparazione al Forum di Ottobre, che quest’anno sarà ospitato proprio dalla Federazione Puglia e Basilicata e si terrà tra Bari e Matera.

La cantina-gioiello, custode del Vulture

Sabato 18 maggio quindi i ragazzi e le ragazze hanno visitato Cantina Re Manfredi, azienda presentata dal Gruppo Giovani Soci BCC Appulo Lucana. Siamo a Venosa, cittadina illustre per aver dato i natali al poeta latino Orazio.

La Cantina Re Manfredi, fondata nel 1998, oggi parte del Gruppo Italiano Vini, si trova nella zona del Vulture, il vulcano buono, ormai spento, che ha donato al suolo una grande ricchezza di minerali e ai vini un’espressività unica. La lava e la cenere del vulcano Vulture si sono mischiate con il suolo ricco di argilla, calcio, azoto e tufo contribuendo a creare un terroir unico nel suo genere e nel panorama vitivinicolo del Mediterraneo.

Oggi il Vulture guarda al futuro grazie a questa cantina-gioiello, che con tecniche all’avanguardia custudisce la storia e la ricchezza di uno dei territori storici del vino italiano.

La visita in azienda ha permesso ai giovani soci di comprendere la filosofia della Cantina Re Manfredi. L’azienda si impegna a rispettare un protocollo di sostenibilità a basso impatto ambientale, con azioni concrete per ampliare la biodiversità e ridurre la residualità ambientale. L’utilizzo di tecnologie avanzate per il monitoraggio e la difesa fitosanitaria, insieme a pratiche agricole ecologiche, riflette l’impegno della cantina nel preservare l’ambiente e produrre vini di alta qualità, in armonia con la natura.

Fare vino in modo sostenibile

Alcune di queste pratiche di viticoltura sostenibile sono all’avanguardia e all’altezza di una realtà come la Cantina Re Manfredi, come per esempio l’utilizzo di capannine meteo-agronomiche, strumenti avanzati che raccolgono dati climatici e agronomici essenziali per la gestione dei vigneti. Queste monitorano parametri come temperatura, umidità, pioggia e velocità del vento, fornendo bollettini tecnici che permettono di prevedere condizioni avverse e prendere decisioni informate.

La Cantina Re Manfredi si impegna, inoltre, ad utilizzare fonti di energia rinnovabile per ridurre il proprio impatto ambientale e promuovere la sostenibilità a lungo termine, come l’utilizzo di impianti fotovoltaici. L’uso di illuminazione a LED, sistemi di riscaldamento e raffreddamento efficienti, e l’isolamento termico delle strutture contribuiscono a ridurre il consumo energetico complessivo.

Infine l’utilizzo di tecnologie come la micro-ossigenazione e la stabilizzazione a freddo riducono la necessità di additivi chimici e migliorano la qualità del vino in modo naturale.

Sua Maestà l’Aglianico del Vulture

La visita alla Cantina Re Manfredi è proseguita nelle suggestive bottaia e barricaia. Qui i giovani hanno potuto approfondire la conoscenza delle tecniche di affinamento dei vini e apprezzare l’ambiente in cui nascono alcuni dei migliori vini della Basilicata.

La mattinata si è conclusa con un’esperienza di degustazione che ha messo in risalto le prelibatezze culinarie lucane e il prestigioso vino Aglianico del Vulture e ha permesso ai giovani soci di confrontarsi, di scambiarsi idee per il Forum 2024 e di creare nuovi legami utili a costituire una squadra che possa accogliere i Giovani Soci e Socie di tutta Italia all’appuntamento di ottobre.