La Consulta dei Giovani Soci e Socie BCC: uno sguardo al futuro

Durante la Consulta dei Giovani Soci e Socie al Forum sono state presentate le linee programmatiche che delineano le azioni future della Rete.

La Consulta è sempre uno dei momenti più attesi del ForumGS15. Quest’anno non ha fatto eccezione: è stata l’occasione per condividere con tutta la Rete le linee programmatiche che guideranno le azioni future e per presentare i progetti che prenderanno vita nei territori, grazie alla collaborazione tra i Gruppi Giovani Soci, Federcasse e le Banche.

Il Comitato di Coordinamento ha aperto i lavori ricordando come funziona la Consulta e qual è il suo ruolo all’interno della Rete GS, un passaggio utile soprattutto per chi si affaccia per la prima volta a questo mondo.

Come funziona la Consulta (e perché è importante)

La Consulta si incontra due volte l’anno – una di queste proprio durante il Forum – ed è composta da due rappresentanti per ogni Gruppo Giovani Soci, scelti autonomamente da ciascun Gruppo. Ogni Gruppo ha diritto a un voto, mentre il limite di età dei rappresentanti viene stabilito dal regolamento interno di ciascuna realtà territoriale.

Il ruolo della Consulta è centrale: approva il piano strategico del Comitato di Coordinamento, contribuisce con idee e progetti, fa da ponte tra il Comitato e i singoli Gruppi diffondendo informazioni e promuovendo iniziative, verifica le attività svolte durante l’anno, suggerisce temi e strategie per quello successivo e, quando necessario, approva modifiche al Regolamento proposte dal Comitato.

Il Comitato di Coordinamento, invece, si riunisce almeno quattro volte l’anno ed è formato da un rappresentante per ogni Federazione (più un vice). Le Federazioni che contano almeno cinque Gruppi Giovani Soci hanno diritto a un rappresentante aggiuntivo. Quelle che coprono più regioni possono eleggere un rappresentante per ciascuna area, ma senza diritto di voto. Il Comitato è validamente costituito con la presenza di almeno un terzo dei suoi componenti, e dopo due assenze consecutive si decade dal ruolo. Il mandato del Comitato di Coordinamento è rinnovabile.

Cosa fa il CdC? Elegge Presidente, Vicepresidente e Segretario, definisce le linee guida strategiche triennali da sottoporre alla Consulta, propone eventuali modifiche al Regolamento, formula proposte da portare nel Consiglio Nazionale di Federcasse, organizza eventi e iniziative nazionali (come il Forum stesso), cura la comunicazione della Rete insieme a Federcasse e, se necessario, nomina rappresentanti presso altri organismi.

Le buone pratiche che ispirano

Durante la Consulta sono state presentate tre esperienze particolarmente significative portate avanti dai Gruppi Giovani Soci nel corso dell’anno.

Il Job Day del Gruppo Giovani Soci di Banca di Anghiari e Stia è alla sua seconda edizione e ha dato risultati concreti: 5 aziende coinvolte, 19 posizioni lavorative aperte, 21 candidati, 31 curriculum consegnati e ben 46 colloqui effettuati. Un modo concreto per connettere i giovani del territorio con le opportunità lavorative locali.

Sviluppo Moda, promosso dal Comitato Giovani Soci BCC Locorotondo, è invece un percorso di ispirazione e formazione pensato per i giovani che vogliono crescere nel settore.

Infine, i gemellaggi tra Gruppi Giovani Soci, come quello realizzato con successo tra BCC dei Colli Albani e BCC Valdostana: un’esperienza che ha creato legami tra territori diversi, intrecciando tradizione, cultura e nuove amicizie.

Le linee programmatiche della Rete Nazionale Giovani Soci BCC

Il Comitato di Coordinamento ha presentato alla Rete le priorità per i prossimi mesi, articolate su tre grandi aree.

Formazione

Rafforzare le competenze tecnico-finanziarie attraverso una scuola tecnica dedicata, consolidare l’identità con la Spring School e sviluppare percorsi abilitanti per amministratori tramite formazione online, laboratori pratici e collaborazioni con università e istituzioni.

Rete

Potenziare la comunicazione e l’aggiornamento del sito dei Giovani Soci. Sfruttare fondi per realizzare progetti concreti che favoriscano l’intera rete nazionale. Fornire una guida per costituire nuovi gruppi e organizzare eventi come il Job Day.

ESG

Collaborare con associazioni locali per promuovere iniziative sociali e aggiornare la Carta dei Valori. Rafforzare l’impegno ambientale espandendo progetti come Banca Bosco e trovando nuovi partner.

Tra tutte le linee programmatiche, quelle ritenute prioritarie dalla Rete sono state: la formazione tecnico-finanziaria e la preparazione di giovani amministratori di BCC, il dialogo con i Gruppi Bancari Cooperativi, il miglioramento della comunicazione della Rete Nazionale, la realizzazione di Job Day, il confronto con l’Associazione iDEE sul linguaggio di genere e la valorizzazione di tesi di laurea sul Credito Cooperativo.

Dalla Consulta è emersa in particolare l’importanza di una formazione su due binari: tecnica, per formare giovani con competenze specialistiche che rispecchino quelle di un amministratore di BCC, e identitaria, per far conoscere l’identità del Credito Cooperativo e i suoi tratti distintivi. che rispecchino quelle del giovane amministratore di BCC, ma anche identitaria per conoscere l’identità del Credito Cooperativo e i suoi tratti distintivi.

Le proposte dei Giovani

Quasi tutti i Gruppi Giovani Soci collaborano già nei loro territori con altre realtà giovanili: Avis, Confcooperative Giovani, Confindustria Giovani, Croce Rossa Italiana, Giovani Costruttori per l’Umanità, Giovani Commercialisti, Proloco, Caritas, altri Gruppi Giovani Soci o le Mutue delle proprie BCC. Sono collaborazioni preziose, che andrebbero nutrite e rese sempre più sistemiche.

Sul tema comunicazione, i giovani hanno lanciato alcune proposte chiare: renderla più visibile, concreta e rivolta davvero ai giovani, con una presenza più forte sui social e il racconto di storie vere. Una comunicazione dove i giovani siano co-creatori di contenuti e protagonisti, non solo destinatari.

Per quanto riguarda le Assemblee dei Soci, l’idea è di affiancare all’appuntamento istituzionale più momenti di convivialità e attività collaterali, per trasformare l’obbligo dell’Assemblea in un vero momento di comunità. L’Assemblea stessa dovrebbe diventare più snella e dinamica, dando più spazio al contributo dei Giovani Soci.

Infine, sul fronte mutualità, i giovani vogliono dare priorità a tutte quelle azioni che la rendono tangibile: il sostegno al territorio attraverso progetti, associazioni e iniziative culturali, sportive e sociali; il reinvestimento locale degli utili (ciò che si genera torna sul territorio); le condizioni agevolate per i soci; le mutue sanitarie e gli strumenti di prevenzione e tutela; tutte le iniziative dedicate ai soci e ai giovani, come borse di studio, networking, coworking e progetti sociali.

La Consulta ha tracciato la rotta: ora è il momento di trasformare le idee in azione, territorio per territorio.