La visione sostenibile per un olio pugliese di eccellenza

Terzo appuntamento per i Giovani Soci e Socie BCC di Puglia e Basilicata alla scoperta delle aziende sostenibili del territorio

Proseguono gli incontri sul territorio alla scoperta delle aziende sostenibili di Puglia e Basilicata: dopo la Masseria Montenapoleone e la Cantina ReManfredi, i Giovani Soci e Socie hanno conosciuto l’Azienda Agricola Stasi a Torre Santa Susanna.

Le visite si inseriscono all’interno del percorso di negli obiettivi di sviluppo sostenibile lanciato lo scorso anno dalla Federazione BCC di Puglia e Basilicata in occasione di un incontro dedicato appunto ai fattori ESG, dal titolo “L’impresa sostenibile. La tua azienda è differente? I fattori ESG nella relazione tra banche e imprese”.

I Gruppi Giovani Soci del territorio di Puglia e Basilicata, ovvero BCC Appulo Lucana, BCC Castellana Grotte, BCC Erchie e BCC Locorotondo hanno risposto alla proposta di incontrare le imprese e valorizzare così eccellenze sostenibili sui loro territori.

L’Azienda Agricola Stasi è stata proposta dai Giovani Soci di BCC Erchie: si tratta di un’azienda che prende le sue origini alla fine dell’800 dagli oliveti dell’antenato Antonio Stasi poi passati al nonno Francesco (lu patrunu Ciccillu). La proprietà e le attività si sono tramandate dalle mani sapienti del figlio Fernando, che acquistò la Masseria Arciprete, oggi simbolo dell’azienda , fino alla nuova generazione, che nel 2002 ha riorganizzato i sistemi di produzione, di trasformazione, marketing e immagine.

Oggi le Aziende Agricole Stasi si estendono per circa 140 ettari tra i Comuni di Torre Santa Susanna, Mesagne ed Erchie con 28.000 ulivi a sistema semi intensivo e 2.700 plurisecolari e millenari. Il controllo di tutta la filiera produttiva consente di rispettare e garantire elevati standard di qualità portando gli oli extra vergine d’oliva aziendali tra le migliori etichette italiane.

Innovazione e tradizione

Mettendo al centro l’ulivo che è simbolo della ricchezza di questo territorio, Stasi chiude il cerchio della filiera produttiva valorizzando tutto quello che ruota intorno alla produzione, scarti compresi. Inoltre la tecnica dell’inerbimento controllato degli uliveti consente di migliorare la struttura del terreno, di ottimizzare l’apporto di sostanza organica e dunque di ridurre il fabbisogno idrico ed energetico delle piante. Tra gli scarti del frantoio l’acqua di vegetazione delle olive viene usata per irrigare i campi. Questo permette di acidificare terreni, altrimenti molto calcarei, migliorando l’assorbimento delle sostanze nutritive da parte delle piante. Anche le sanse vengono distribuite sul terreno. Infine i nocciolini non vengono buttati ma diventano il combustibile di caldaie a pellet.

Ma c’è anche un’altra energia che qui in Puglia abbonda e che le Aziende Agricole Stasi sfrutta al meglio: quella solare. Un consistente impianto fotovoltaico permette di produrre olio utilizzando solo energia pulita.

Gusto e storia

La bellissima Masseria Arciprete è il cuore dell’azienda e si trova in un complesso fortificato, edificato dalla Chiesa alla fine del 1500 a difesa di un territorio, al tempo, flagellato dalle incursioni degli invasori turchi. Da anni riconosciuta come bene di interesse storico e culturale, la masseria rappresenta un luogo di accoglienza per attività di promozione aziendale tramite degustazioni guidate, attività didattiche, convegni ed eventi culturali.

Durante l’evento, i giovani soci hanno avuto l’opportunità di partecipare ad una degustazione guidata di olio d’oliva e apprezzare le differenti note aromatiche derivanti da metodologie naturali di accostamento degli uliveti ad un bosco con piante mediterranee.